Biografia

Riccardo Martinelli autoritratto 2016/22
Riccardo Martinelli – autoritratto 2016/22 – penna a sfera su carta 21×29 cm.

Riccardo Martinelli, nasce nel 1973 a San Marcello Pistoiese, e fin da piccolissimo manifesta una forte inclinazione per il disegno e l’espressione artistica in genere.

Frequenta l’Istituto d’arte P. Petrocchi di Pistoia, poi si trasferisce a Bologna dove si iscrive al DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia di Bologna.

Alla fine degli anni novanta si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare nel mondo della comunicazione e della grafica acquisendo esperienza soprattutto nell’ambito del web design, del photo editing, interessandosi anche all’ambito dell’illustrazione e del video.
In questi anni studia e pratica teatro con particolare interesse per la regia.
Durante il 2011/2012 frequenta il corso di figura della scuola del Castello Sforzesco di Milano con il maestro Alberto Rovida.
Nel 2014 diventa allievo del maestro incisore Gigi Pedroli, fondatore del Centro dell’Incisione del Naviglio a Milano.

A partire dal novembre 2016 inizia ad affiancare all’attività artistica quella didattica tenendo laboratori e workshop sul ritratto, sulla figura dal vero, sul disegno in generale e sull’acquerello.
Da ottobre 2019 inizia a insegnare presso la “Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello
Sforzesco” di Milano. (Pittura: disegno e tecniche pittoriche, Figura dal vero, Acquerello).

La sua ricerca artistica da sempre si lega alla rappresentazione della figura umana, ritratto e nudo. I progetti su cui sta lavorando attualmente esplorano anche la struttura di elementi naturali con fascinazioni nell’ambito dell’informale.

Penna a sfera, acrilico, acquerello, olio e acquaforte sono le tecniche con le quali sta costruendo il proprio linguaggio visivo.

Alcune citazioni:

Riccardo Martinelli è un artista che reputo tra i più interessanti in questi anni italiani. Il suo realismo onirico è tanto figurativo quanto ipnotico… Invito chiunque a visionare dal vivo queste incursioni post-barocche, che fanno deflagrare l’arte del ritratto, sorprendente e spiazzante ad altezza 2017.
Giuseppe Genna (scrittore)

L’opera di Riccardo Martinelli piace – sia alla critica sia al pubblico – proprio per la sua capacità di essere antica e moderna insieme, figlia di una scuola nobile come quella toscana, alla portata di tutti ma anche sottile, spiazzante, soprattutto in tempi come i nostri.
Fabrizio Tassi (giornalista)

Nonostante la perfezione, il segno di Riccardo Martinelli non è borioso, si mette al servizio e si ritrae, per cogliere una ad una le emozioni e rivelarne la complessità. (Greta Beneforti - Art director)

...non indulge all’accademia, ma alla più pura tradizione toscana quella del disegno, cui aderisce con piglio sicuro, scevro da incertezze, declinando la classicità in un ossimoro tra antico e moderno, dove la composizione si ricompone  spesso in morbida armonia dal gradevole impatto visivo. (Pamela Galloni - Scrittice e insegnante)

Potremmo definire Martinelli un instancabile ricercatore, che non si accontenta dei primi positivi risultati, ma va costantemente oltre. (Sauro Romagnani - Giornalista)

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